Ecco il calendario di novembre e dicembre.
Sono corsi-maratona di due giorni, divertenti ma intensi.

A chi interessano:
– a chi, per necessità, lavoro o militanza, si trova a fare un volantino, aggiornare un sito, inventare il nome di un’iniziativa… insomma a comunicare senza essere un addetto ai lavori;
– a chi, lavoricchiando nelle periferie del marketing, si è stufato dei meccanismi privati e pubblici di quel mondo e preferirebbe lavorare con dignità e onestà culturale.

Continuate la lettura se vi interessa saperne di più.

Alcuni dei temi:
– tecniche semplici di comunicazionea basso costo economico e a basso impatto ecologico,
– giochi di creatività condivisa,

– l’arte dell’essenzialità del messaggio,
– riconoscimento di ciò che è noioso e arte della sorpresa
– come dialogare sottovoce nel chiasso comunicazionale

Cosa si impara
– che siamo tutti creativi, basta pensare insieme e saper scambiare reciprocamente le correzioni;
– che non ci servono le tecniche e le retoriche usate massicciamente per “vendere un prodotto”; vaale anche quando siamo produttori di qualcosa di materiale, figuratevi per i servizi e i beni immateriali: è molto meglio raccontare un processo, perchè la mente umana ama le storie, le ascolta e le ricorda meglio;
– che nelle quotidiane pratiche di comunicazione sono poche le parti tecniche per le quali serve una specifica competenza professionale;  occorre però riconoscerle e saperle giudicare; occorre inoltre sapere come fare autonomamente il resto.

A che settori interessa questo corso

– a chi vuole comunicare per accorciare la filiera tra produttore e consumatore evitando i  costi della pubblicità commerciale (economici, ma anche ecologici e morali).

– ad associazioni, movimenti, attivisti sociali e ecologici che vogliono comunicare evitando quei sette o otto errori tipici che sprecano tempo, soldi e fatica (perchè anche il tempo del volontario è un bene non rinnovabile)

– agli enti pubblici, ma solo a quelli che vogliono comunicare in modo biunivoco, trasparente e concreto, non a quelli che si ricordano del proprio pubblico solo prima delle elezioni e, conseguentemente, svelano la propria inadeguatezza culturale proprio attraverso la comunicazione affrettata e generica.

Casi particolari

Dopo gli educatori ambientali dei parchi liguri, anche le compagnie di teatro-ragazzi del Friuli Venezia Giulia e una rete di cooperative sociali bresciane mi hanno chiesto di studiare un corso di smarketing specifico per le loro esigenze concrete.  Sta nascendo qualcosa anche sul turismo sostenibile nel veronese/basso Garda che prederà probabilmente forma in un corso a fine gennaio ’11

Programmi, dispense, costi, modalità tecniche, indirizzi eccetera

su  corsi.smarketing.it (senza il www)