Marco Geronimi Stoll

pubblicitario disertore

Pubblicità fai con noi

RIASSUNTO
Per chi ha già letto cosa ciascuno può fare da sé, ecco un elenco di cosa possiamo fare insieme per far conoscere la tua azienda per la decrescita. Parliamo in dettaglio di Nome, Logo, Immagine Coordinata, Testi e di tecniche low budget per la pianificazione di campagne a basso costo.

Nome

Apri le pagine gialle e guarda i nomi dei tuoi concorrenti: si somigliano tutti, vero?
Se scegli anche tu un nome prevedibile, dovrai spendere dei bei soldi in pubblicità per farti notare almeno un po’. Se scegli un nome strano ma sbagliato, i tuoi clienti non capiranno chi sei e cosa fai: è come non esistere.
Il nome della tua nuova azienda dovrà essere facile da ricordare, evocativo, psicologicamente attraente, e ti deve somigliare. Deve raccontare una tua qualità, una sola e particolare, una qualità speciale.
E’ più difficile che dare il nome a un bambino, battezzare un’azienda è un lungo lavoro e non è un mestiere facile.
Questo mestiere si chiama naming e si può fare in vari modi.  Noi creiamo in azienda dei gruppi di creatività che animiamo per generare insieme i nomi più singolari ed efficaci,  in Italia quelli bravi sono pochi e noi siamo sicuramente tra questi. Selezionati due o tre nomi possibili, chi sceglierà quello definitivo sarai tu. Questa animazione costa poco, è divertente e aiuta tutti a vedere la propria azienda dal punto di vista del cliente. Anche questa tecnica è una differenza di stile (per noi fa parte dell’etica della nostra impresa) rispetto alle normali agenzie che studiano il naming a tavolino, con una procedura rispettabilissima ma più tecnica e specialistica, meno partecipativa e socializzante.
Anche se la tua organizzazione ha già un nome e una storia affidati a noi. Per esempio, se il nome della tua impresa è un acronimo difficile da ricordare, affidaci il suo restyling: sigle poco significative o poco ricordabili possono assumere significati memorabili. E’ il caso di TGE e MTCM. Puoi scordare l’azienda Topino Giraffa Elefante o la coop Meglio Tardi Che Mai?

Logo e marchio

Siccome sei un’azienda per la decrescita, diamo per scontato che tu abbia la faccia pulita. Il marchio di un’azienda è come la faccia per una persona.  Come per la faccia, se è bello aiuta,  ma la bellezza non basta e conta fino ad un certo punto.
E’ più importante avere una faccia espressiva, deve suscitare fiducia, deve essere riconoscibile da lontano. Non serve un’eleganza finta o artefatta, occorre l’eleganza pulita di un “grafo” essenziale.
Ti serve un segno che lasci il segno: la mente umana usa la memoria visiva, quindi ricorda meglio una grafica essenziale.
Un marchio che funziona, ogni volta che lo vedi ha due effetti:
1. lo riconosci e lo distingui in pochi attimi;
2. il suo ricordo nella tua memoria si rinforza. Per questo pensiamo a marchi semplici, senza fronzoli, senza manierismi, evitiamo le scorciatoie dei luoghi comuni visivi.
Per te studieremo una bellezza acqua e sapone, cui non serve il maquillage.

Immagine coordinata

Quando abbiamo un nome e una faccia, occorrono i vestiti.
L’essere umano, nudo, manifesta la sua fisicità più intima. L’azienda no, senza vestiti è invisibile e impotente. Occorre progettare a tavolino, meticolosamente, i colori aziendali, i caratteri tipografici, il modo di impaginare, i tratti grafici distintivi e tutti gli altri aspetti comunicativi .
Ogni volta che l’azienda comunica (dalla carta intestata al biglietto da visita, alle pagine internet, alle insegne, alla scritta su un poster) quel colore, quella proporzione, lo spessore di quel filetto dovranno essere esattamente come previsto, senza approssimazioni o deviazioni dal progetto.
L’ Immagine Coordinata è la parte rigorosa, meticolosa del lavoro. Nel nome e nel logo dobbiamo essere creativi, informali, sorprendenti; nell’immagine coordinata al contrario occorre ordine, sistematicità, coerenza, ostinazione. Il motivo? Se esci di casa con una scarpa e una ciabatta, nessuno si accorgerà della tua bellissima cravatta.
Chi non è abituato a questo aspetto del lavoro comunicativo, spesso lo fraintende, lo interpreta come una pignoleria ossessiva… ma alla fine del loro lavoro la differenza di stile si vede chiaramente, e il risultato deve essere esattamente questo, la differenza.
Nella percezione umana la sensazione di disordine e di sciatteria non è razionale, è una “impressione”. La nostra mente comprende il mondo intuendo regole, anche la “personalità” (di una persona, di una città, di un artista, e anche di un’azienda) è una regola intuita dalla mente; quindi noi percepiamo, inconsciamente, che c’è qualcosa che non va quando qualche elemento non è coerente con gli altri, ad esempio quando manca una geometria nascosta in una impaginazione.
Non è dunque una questione di eleganza o di formalismo: c’è chi sta bene vestito casual e appare goffo nel vestito classico. No, è piuttosto questione di congruenza, di coerenza tra le parti dell’insieme.

Per questo oltre a produrre tutto quello che serve per cominciare, produciamo anche il classico “manuale” di immagine coordinata in cui si spiega ciò che tu dovrai dire nei prossimi anni ai tuoi grafici, al tuo tipografo, al tuo webmaster… Così dovrai pagare noi professionisti solo per il lavoro di base, ma successivamente le applicazioni le potrai produrre da solo.

Testi

Scrivere chiaro e farsi capire. Sembra facile.
E’ che molti imprenditori o responsabili di organizzazioni si esprimono meglio con la lingua che con la penna. Anche quelli coltissimi, che amano l’arte, la musica e i libri, anche loro spesso hanno una mente operativa, diretta.
La loro arte di parlare si allena quotidianamente quindi sanno dire, con efficacia, esattamente quello che serve, invece non è nella loro indole perdere due ore davanti a un monitor per scegliere un aggettivo. La loro intelligenza logica ha un flusso orale, più che scritto.
Probabilmente è per questo che la comunicazione scritta delle aziende, anche di quelle importanti, ha quasi sempre almeno uno dei sette difetti più gravi: essere ingarbugliata, prolissa, formalista, contraddittoria, prevedibile, noiosa e poco evocativa psicologicamente.
Quando devi scrivere una cosa importante è meglio affidarsi ad un professionista, il copywriter: tu rispondi liberamente a delle domande davanti un microfono due o tre ore, magari mangiando o viaggiando, poi lui dedica qualche giorno alle tue idee, le traduce in “italiano strategico”, sceglie le parole che i tuoi lettori capiranno chiaramente e preferiranno; facilita la comprensione con qualche metafora, aggiunge qualche citazione colta o spiritosa e ti restituisce il tuo pensiero orale trasformato in un prodotto di comunicazione scritta.
Il copywriter non crea le idee, le rende comprensibili.

Campagne low budget
Diamo per scontato che la tua azienda per la decrescita abbia valori etici, per cui non vuole ricaricare sui clienti ingenti costi pubblicitari. Da parte nostra noi vogliamo guadagnare il nostro prezzo onesto, stabilito dalle associazioni di categoria, e i nostri collaboratori non sono sfruttati, quindi guadagnano meglio degli “sherpa” delle agenzie.
Tu non risparmierai sulla qualità del lavoro comunicativo, la notevole differenza di costi tra noi e le agenzie business oriented è dovuta a cinque fattori molto più importanti:

1
noi ti vendiamo solo quello che ti serve; non siamo come quel pescivendolo che, quando chiedi le sardine,  cerca di venderti l’aragosta;
2
il mercato etico della decrescita è bello e nobile per virtù intrinseche, non ha bisogno di stratagemmi per far sembrare bello ciò che è mediocre, singolare ciò che è banale, erotico ciò che è stucchevole, eccetera. Il pubblicitario che può dire la verità fa molta meno fatica, ha bisogno di meno tempo ed è più motivato;
3
il risparmio più clamoroso si ha sul media budget: vi suggeriamo su quali canali a basso costo il vostro investimento pubblicitario incontra il pubblico che vi sta cercando; inoltre mettiamo in sinergia i diversi canali a basso costo, in modo che si potenzino reciprocamente;
4
siamo piuttosto bravi a usare internet e le comunità on line in modo leale costruttivo ed efficace;
5
ci piace l’idea dello scambio gratuito di pubblicità tra diverse aziende, testate ed emittenti.

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